
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Mamma mia che pensiero profondo. io navigo molto leggero, mi basta guardare la realtà, e i falsi rapporti che mi circondano :-)
Quello che ho capito é che, da certi rapporti, non si può tornare indietro. Perché ti travolgono, ti stravolgono, ti cambiano e ti obbligano a crescere. Cosi puoi solo andare avanti ed è faticoso, difficile, a volte doloroso... Per quello che sei obbligato a lasciarti alle spalle, per tutto quello che non conosci e un po' - tanto - ti spaventa, per le incognite e i salti nel vuoto che solo a occhi chiusi si possono fare...
Andare avanti... a tentoni e controvento, sapendo che non c'è alternativa. No... da certi rapporti non si può proprio tornare indietro. Sono svolte, crocevia di destini. Opportunità e rivoluzioni. Impongono coraggio e spianano la strada della Verità. Sono quei rari incontri di vita che ci offrono in dono l'accesso a noi stessi, porta spalancata sui nostri limiti e valori. Da lì non si torna più indietro, si può solo ripartire.
Rinati.
Tu lo sai che ti penso.
Anche se non ti scrivo.
Lo sai perché i pensieri s’incontrano e si abbracciano in ogni distanza.
Perché, se a una persona vuoi bene, in qualche modo la “senti”.
Forse questo modo di volerti bene non ha un nome preciso, ma nella vita accadono cose che non sempre sono riconducibili a qualcosa di “già visto” o di comprensibile.
Io, a volte, non capisco niente di noi...
E mi dico: “che importa?”.
Confesso... non è mai stato così bello non capirci niente.
La fatica è una mia fedele compagna di viaggio.
La vorrei mandare a farsi fottere ma ho
scelto di affrontarla solo per tenere ciò che vale la pena vedere e ricordare.
Il resto lo lascio agli eroi.
❤️mio bello
Mi spiace principessa,
sono lento ad amare.
Credimi, è inesperienza
L’incapacità di mostrare affetto,
i lunghi minuti senza parole
e poi forse un maldestro sfiorare
mentre sorseggio vino, mentre ogni volta
ho pensato “Diglielo!”. Ma non l’ho fatto.
Invece rimango inquieto e pensoso,
Come mi dicono facciano i bambini in adolescenza,
Ma non ho detto: “Ho percorso miglia
Fa così freddo fuori, per esserti accanto
Senza piani o sotterfugi in testa,
so che sembro morto, imbronciato e silenzioso
ma il mio bisogno più grande è essere con
te, in silenzio.
Non riesco a parlare di persona
parlo per telefono
Senza guardare negli occhi, e poi dico
quello che di persona taccio.
Sono triste e lunatico,
e il tuo ottimismo mi allieta la vita.
No, non interpretare male il mio silenzio”.
Sono silenzioso in due modi.
Se ce ne fosse un terzo, non ti guarderei
lavorare a maglia,
stando seduto a mettere un bottone, così.
Il fiore di plastica spostato.
I suoi occhiali, nuovi, posati sul naso
che conosco
Riceverebbe il mio bacio se glielo dessi.
Ma continuo a sedere, possibilità incantate
e meravigliato della mia stupidità.
Ma non esserne ingannata.
Nella mia testa ci sono migliaia di parole
per ciascuna canzone d’amore.
Lou Reed
...ogni tanto mi piace trovare un modo per salutarti.
Pensare che viviamo accanto a portata di un limone, un pò di sale, una canzone...
Fingo che ci sei
..a volte funziona.
Ti trasferisco nella mia vita a suon di ricordi
...due palme che si avvicinano.
Un messaggio arrivato dopo 10 anni di silenzio.
..e tanta gratitudine, nel poter guarire un altro pezzetto di passato che avevo relegato in un angolino credendo non esistesse più.
E invece l'universo me lo ha riportato sotto gli occhi per alleggerirmi l'anima.
Perchè l'irrisolto pesa.
E se non ti sbarazzi dei pesi....
..non puoi volare