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Luna di fiele -the ultimate pride of a splatting bride-

Rivede il lancio bianco del bouquet
mentre vomita rabbia e l’ultima bile
in un gemito sordo dal sapore d’anile,
strisciando di sangue il lindo parquet.
 
E’ ormai lontana la sua marcia nuziale
-e la festa ed i  troppi sorrisi
e l’acuto odore dei fiordalisi-
sibillina eco d’un prossimo funerale.
 
Ancora ricorda quando voleva fare l’attrice,
aveva i cassetti ricolmi di sogni
lui ha distrutti coi suoi primi pugni,
ora si guarda allo specchio: disfatta fattrice.
 
Sente vivo ogni colpo ogni nuovo schiaffo,
diacci brividi di terrore le corrono addosso.
 
Ogni giorno faceva un altro piccolo passo
ogni notte scendeva un poco più in basso
ed ogni istante di pace era inaudito lusso.
 
Si trascina a stenti sul grande terrazzo
non ha un solo pensiero
per quel viscido, misero, testa di cazzo
 
Si accosta alla ringhiera, lenta, esitante.
Accende un’altra sigaretta
e si sente stanca, distrutta,
e l’asfalto là sotto è ancor più invitante
.


- Anonimo  Contemporaneo -