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...tra noi due ho scelto me*
Da tempo stanco del tuo terzo grado
del tuo falso odor di fiori e limoni
delle tue menzogne in stato brado
a rimontar fiumi come salmoni
Io lasso della tua chioma ramata
tu coi tuoi muri d’amare parole
-sempre scelte come vino d’annata-
gioivi fiera di fetida prole
Ora hai posato la pietra tombale
su troppe notti passate ad urlare
Smarrita in antico rito tribale
hai visto -qui- il tuo orgoglio crollare
.
* il titolo è tratto da “i giorni della monotonia” di Franco Battiato
“...in my experience people who don't know enough for are more dangerous of people who don't know shit”
(from The Walking Dead)
Let me not to the marriage of true minds
Admit impediments. Love is not love
Which alters when it alteration finds,
Or bends with the remover to remove:
O no! it is an ever-fixed mark
That looks on tempests and is never shaken;
It is the star to every wandering bark,
Whose worth’s unknown, although his height be taken.
Love’s not Time’s fool, though rosy lips and cheeks
Within his bending sickle’s compass come:
Love alters not with his brief hours and weeks,
But bears it out even to the edge of doom.
If this be error and upon me proved,
I never writ, nor no man ever loved.
William Shakespeare
:-)
duro al banco e pareciate al colpo
Lui che remava fra Zante e Malamoco
mani piagate e lo sguardo distante
lei che sfioriva con poco per poco
persi i profumi del mar di levante
Ricorda quei sorrisi e frasi argute
voci lievi scivolano sulle onde
brusche parole -non sono mai mute-
travolgono i giudizi sulle bionde
E quello che dice è quasi sussurro
un filo di fumo smarrito nel vento
un antico prete vestito d’azzurro
lasciato solo a morire in convento
.
Chissà se qualche personaggio di quest'ambiente si riconosce nel tuttologo Piero? Dite che sarebbe chiedere troppo?
Probabilmene avete ragione; se ne avessero coscienza non esporrebbero così maldestramente le loro (incolmabili) carenze.
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Let every tongue awake,
let bond and free partake,
let rocks their silence break
from My Country
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from the ashes will we rise?
Via dalla terra dura da zappare
maschio tatuato e ornato con anelli
-si può del proprio scopo dubitare?-
faceva troppi lazzi a quegli uccelli
al cui bisogno deve dedicare
notti segnate dal salto dei cancelli.
E la passione folle per le fosse
in generazione morta senza eredi
i giorni dedicati a quante rosse
di chi -infine- cade sempre in piedi.
Dove vanno a parare quelle mosse
se ti rivolgi a inappropriate sedi?
-
"...non essere crudele col cuore degli altri e non tollerare chi è crudele col tuo.
Non perdere tempo con l'invidia; a volte sei in testa, a volte resti indietro: la corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi e scordati gli insulti: se ci riesci veramente dimmi poi come si fa..."
(dal monologo del film "The Big Kahuna")
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Bare your Jessamine - to the storm -
And she will fling her maddest perfume - *
Chiede da dove arrivano i nostri
a quelli che disperdono coscienza
vive un mondo popolato di mostri
-che a sentirla ce ne vuole di pazienza-
e sorveglia con obliqui -vacui- sguardi
per l’odio di una vita da paranza
Sciapa come scotto riso di cardi
ghigna ebete a chiunque l’acclami
alle nozze di Cana vende petardi
prostrandosi in risibili proclami
Per avverbi temporali incipriati
s’evolve a discutibili carnami
esibendoli in equivoci loggiati
a pubblici olezzanti di colami
Copia di bisunta femme fatale
la scarna mente ormai sconvolta
avvolta in quest’assurdo recital
coi melensi profumi d’una volta
mutati in un afrore di emmenthal
.
*il titolo è tratto da -J238- di Emily Dickinson