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Ecco.. Avete presente la storia di Babbo Natale ? A quanto vi fece male quando vi svelarono che non esisteva che non c'era nessun omone che portava i doni, che le renne non possono certo volare nel cielo, che lettere che avevate spedito in realtà non giungevano a nessun indirizzo e che molto probabilmente diventavano carta da macero, in qualche zona desolata della città...Ebbene , vi ricordate a come vi siete sentiti ? Io, molto male.
Mica faccio fatica ad ammetterlo e non perché mi reputi una credulona, ma perché ho sempre trovato divertenti tutte le storie che contenevano un po' di mistero, un po' di magia. Come le favole insomma, dove il lieto fine ti rendeva sempre felice.
Lo smascheramento di quella storia, mi lasciò non "più" adulta ( come dice qualcuno ), ma soltanto arrabbiata. Perché raccontarmi una bugia di così grandi proporzioni se poi alla fine tutto doveva risolversi con l'ammissione triste che quello era tutta un'invenzione per prendere in giro noi, poveri bambini ? Da quel momento ho capito che se avevano mentito su una cosa così, avrebbero mentito ancora...ancora e ancora..
Infatti.. Da lì a poco, ho cominciato ad osservare che molti erano i " mentitori ". In principio i genitori, poi il prete della parrocchia sottocasa , la maestre dietro la cattedra, la tua prima confidente , il tuo primo datore di lavoro.
Lo sapevi e accettavi. Imparando a centellinare le dosi di fiducia da seminare in quel mare di mendacità.
L'unica cosa che ritenevi poter essere immune da ogni forma di menzogna era il momento in cui inauguravi una nuova stagione d'amore. Quella era sempre ( e non si capisce il perché ), un momento limpido. Poteva capitare la burrasca più spaventosa, mancarti il terreno sotto i piedi, trovarti nella più estrema difficoltà, ma quella cosa lì, ovvero l'amore, riusciva a farti rivivere nel bambino curioso che spiaccicava il muso al vetro in attesa dei sospirati doni.
In realtà non c'era niente, neanche quello. L'ho capito più tardi che ci si aggrappava a quella roba lì, perché in fondo di qualcosa si doveva pur vivere, no ?
Ora, non pensiate che faccio la solita parte della sentimentalona frustrata che vuole rivelare le sue pene d'amore. Macché ! Chiedo solo di ammettere a quante volte, ci siamo detti : " Ma che cretini siamo stati ! Degli straordinari imbecilli !".
Ecco questa strordinarietà che accomuna molti, anzi moltissimi direi, la trovo motivo di riflessione collettiva.
Bene, questo lunghissimo preambolo per sapere da voi in quale occasione vi siete sentiti " straordinariamente imbecilli " . I supereroi, gli infallibili, non vanno più di moda, questo si sa.
Bene, chi si rivela per primo ?
( perdonami Eva, so che dovrei usare meno parole... me lo dico in continuazione, ma quando viene sera è così... :-) )