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Brigate Qāssam

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Brigate Qāssam

Proposto da Toni_ve giorni fa Risposte (3)


Ahed  Bakr, morto a dieci anni

Zakaria Bakr, morto a dieci anni

Mohammed  Bakr, morto a nove anni

Mohammed  Bakr, morto a undici anni

 

Quattro bambini dilaniati ieri da missili Israeliani, mentre giocavano a pallone sulla spiaggia nel lager di Gaza (mentre scrivo è passata la notizia che gli Israeliani, con i loro missili, ne hanno massacrati altri tre, fra i sei ed i nove anni).

Certamente tutti ricorderanno lo sgomento e la rabbia degli USA e dell’Europa all’alba dell’attentato di Boston il 15 aprile 2013; tutti ricorderanno come la morte di un “bimbo di otto anni che aspettava il papà” (Corriere della Sera del 15 aprile 2013) abbia fatto scorrere fiumi di lacrime e come sia stata fonte d’infiniti messaggi di solidarietà, oltre che d’indignazione e ritorsioni verso il popolo Ceceno.

Ora, assodato che l’omicidio di una persona, a maggior ragione di un bambino, è sempre un atto mostruoso, perché nessuno protesta per questi ultimi otto bambini trucidati?

Mi domando come sia possibile che le Nazioni civili non s’indignino davanti ad una simile carneficina, mi chiedo come sia possibile che il mondo occidentale assista passivo, o complice, all’ennesima aggressione imperialista dell’esercito Israeliano contro il popolo Palestinese rinchiuso nel lager di Gaza.

E quello di questi giorni è solo l’ultimo fra gli episodi di una guerra d’aggressione e di conquista iniziata nel 1917 col vile esproprio della Palestina attraverso la Dichiarazione Balfour.

“il 2 novembre 1917, la Dichiarazione Balfour rendeva di pubblico dominio il sostegno del Governo Britannico all’Organizzazione Sionista… La Dichiarazione Balfour rese manifesta agli occhi degli arabi la collusione fra l’imperialismo ed il sionismo. Essa contraddiceva  infatti, formalmente, la promessa di un Regno Arabo in Palestina fatta dall’Alto Commissario britannico Mac Mahon allo Sceriffo della Mecca nel 1915; promessa in base alla quale i nazionalisti arabi si erano ribellati ai loro signori Ottomani… La data della Dichiarazione Balfour è celebrata in terra araba come giorno di lutto” (François Massoulié – I conflitti del Medio Oriente).

Non si hanno cifre certe riguardo le morti di civili Palestinesi, ma sicuramente l’eccidio, per mano delle forze dei Sionisti prima e del  Governo Israeliano poi,  ammonta almeno a 600.000 morti (rapporto Amnesty International  2009).

Negli ultimi anni gli Israeliani hanno preso a pretesto il lancio dei “micidiali” razzi Qāssam per dare atto a vere e proprie azioni di rappresaglia e missioni punitive, volte essenzialmente a distruggere Hamas, il Partito, liberamente eletto, che detiene la maggioranza assoluta nel Parlamento di Gaza.

I razzi Qāssam sono l’unica arma a disposizione delle Brigate Qāssam, il legittimo esercito di Hamas e dell’oppresso Popolo di Gaza.

Certo si tratta di una forma di lotta inaccettabile (e controproducente) ma è l’unica praticabile da un Popolo nato&vissuto in un lager, un Popolo a cui è stata tolta ogni dignità, a cui sono state rubate terre e negozi, un Popolo che è stato rinchiuso in gabbie e decimato alla stregua di bestie feroci.

Tornando ai “devastanti” razzi Qāssam, questi sono ordigni autocostruiti utilizzando tubi da carpenteria, zucchero, concime ed una carica di polvere da sparo e senza nessun sistema di guida. In buona sostanza sono poco più d’un fuoco pirotecnico.

Per completezza d’informazione, dal 2000 al 2012, sono stati lanciati poco meno di 10.000 razzi. Oltre il 60% è stato intercettato dall’efficientissimo sistema antimissile Israeliano, l’Iron Dome, ed il restante è caduto su Ashkelon e Sderot con sporadici colpi su Tel Aviv.

Ora, volete sapere quante sono state le vittime Israeliane in questi 12 anni?

Sono morte 13 persone e poche decine sono stati i feriti ed altrettante le abitazioni colpite (fonte: IICC, Rocket threat form the Gaza strip).

Nello stesso periodo le ritorsioni dell’Esercito Israeliano (il più attrezzato, addestrato e tecnologico del mondo) hanno causato almeno 2000 morti fra la popolazione civile di Gaza, oltre ad un numero imprecisato di feriti ed alla distruzione di migliaia di abitazioni, scuole, ambulatori, acquedotti, negozi ecc.

Come non notare la sproporzione fra i danni subiti e quelli provocati, e come non pensare alle Fosse Ardeatine, alla decimazione messa in atto dall’invasore Nazista dopo ogni azione di guerra da parte delle Brigate Partigiane del Governo Italiano?

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