Metti Like su Publiweb condividi Suggerisci Publiweb su Whatsapp Aggiungi nei preferiti Segui Publiweb su Twitter Publiweb Newsletter RSS Publiweb




Le coincidenze saranno solo coincidenze? - ovvero: i nessi acausali -

Ogni volta che succede, ed a tutti è successo e succede con relativa frequenza, ci diciamo: “che strana coincidenza!”

La volta che prendiamo il telefono per chiamare una persona ed il telefono ci squilla in mano a causa della chiamata di “quella” persona. La volta che abbiamo dovuto cambiare strada a causa dei lavori in corso e siamo stati tamponati lungo una via che non avremmo percorso altrimenti. Il momento in cui ci siamo girati di scatto, scontrandoci con quella che sarebbe diventata la donna della nostra vita.

Ecco, questi sono eventi che vengono comunemente definiti come “coincidenze”.

Anche ieri, parlando con una persona di cui non sapevo praticamente nulla, ma con cui ho avvertito immediatamente una notevole affinità, è emerso un netto parallelismo fra la sua professione (a me sconosciuta fino ad un istante prima) ed una mia profonda passione.

Coincidenza, diranno quasi tutti... ma io non la penso così, io credo (istintivamente) che esista un collegamento fra certi eventi, che esista una sorta di catena di accadimenti, strutturati in una sequenza temporale come se fossero delle fioche torce che illuminano proprio “quel” sentiero fra mille altri ..una sequenza che si chiama “destino”.

Ovviamente si tratta di sensazioni più che di fatti tangibili, di dogmi più che estrapolazioni di un ragionamento logico, anche se Jung tentò di razionalizzare e studiare scientificamente la possibile coincidenza di eventi spazio-temporali come qualcosa che trascende la pura casualità.

Jung separava in modo molto netto quelli che lui chiamava “sincronismi”, cioè le ripetute coincidenza temporali (il telefono che squilla) dalle “sincronicità”, o schemi secondo i quali si può dimostrare (basandosi su ipotesi) come certi eventi possono evolvere uno dopo l'altro con collegamenti che vanno ben oltre il puro caso (il momento dello scontro con la donna della nostra vita): queste sono le “coincidenze significative”, quelle che influenzeranno pesantemente il nostro futuro.

A seguito di una serie di osservazioni sui suoi pazienti Jung enunciò la teoria secondo la quale “la maggior parte degli eventi sincronici spontanei ha una connessione psichica con un archetipo”.

Un ulteriore conforto alle sue teorie gli fu dato dallo studio del Taoismo, attraverso l'analisi dei nessi acausali contemplati nel Grande Libro dei Mutamenti: l'I Ching.

In effetti le antiche discipline orientali si approcciano intuitivamente al “destino” (la sincronicità) in maniera molto simile a quanto analizzato scientificamente da Jung.

In definitiva, secondo me, quelle che noi chiamiamo “coincidenze” non sono altro che eventi scatenati da impulsi ad agire, provenienti dal nostro inconscio, e che fanno da fil rouge favorendo la generazione di coincidenze significative in processi acausali.